Il mese di Luglio ha visto l'anticiclone dominare l'Europa meridionale con flusso costante di correnti decisamente calde che hanno mantenuto per gran parte del mese temperature su valori piuttosto elevati, nel contempo l'Europa centro-settentrionale vedeva correnti occidentali nettamente più fredde ed instabili, tali condizioni sono rimaste pressoché invariate per le prime due decadi del mese, nell'ultima invece, la terza, è stato possibile apprezzare una situazione più dinamica anche sull'Europa meridionale grazie ad una maggiore ondulazione delle correnti atlantiche con fasi stabile e soleggiate alternati a fasi più fresche ed instabili.

 

Vediamo ora l'analisi regionale basata su i dati di www.arsial.it

  • E' stato dunque un mese povero di precipitazioni nelle prime due decadi se non fugaci e molto isolati scrosci sul settore appenninico durante le ore pomeridiane, nella terza decade, le correnti più fresche hanno favorito un'accentuazione dell'instabilità pomeridiana in particolar modo nei settori interni ed appenninici dove possiamo notare infatti gli accumuli più elevati, generalmente compresi tra 50 e 100 millimetri, valori inferiori i 20 millimetri sulle coste e sulle pianure.

 

  • La dominanza di correnti calde per gran parte del mese ha fatto si che la temperatura media registrata si sia attestata su valori piuttosto elevati, valori medi infatti di +26/+28°c sulle pianure interne, +25/+27°c sulle coste dove la brezza ha comunque mitigato la calura pomeridiana, valori di +24/+26°c sulle colline per poi scendere a +22/+24°c sull'Appennino. Possiamo ritenere dunque che il mese di Luglio è risultato molto caldo.

 

  • Trattandosi di un mese dove ha dominato per gran parte l'anticiclone è ovvio ritenere che la ventilazione dominante sia stata quella occidentale, in particolar modo da sud-ovest, tale direzione deriva dal fatto che il mese di Luglio ha visto prevalentemente la presenza delle brezze di mare, brezza che è risultata più sostenuta sull'alto lazio attestandosi su valori medi di 2-3m/s, valori più bassi intorno a 1,5m/s sul basso Lazio per poi scendere sotto a 1m/s sull'appennino dove ovviamente la brezza di mare difficilmente arriva.