Il mese di Aprile ha visto una presenza piuttosto attiva dell'anticiclone delle Azorre sullo scenario europeo in particolar modo nelle prime 2 decadi del mese, nella prima decade del mese quest'anticiclone si era posizionato sull'oceano Atlantico portando i suoi effetti fino all'Islanda spingendosi occasionalmente anche più a nord, fino alla groenlandia, formando così un "blocco" dalle correnti atlantiche e favorendo la discesa di masse d'aria più fredda, generalmente da est,

sul continente Europeo coinvolgendo anche il territorio italiano, nella seconda decade del mese, l'attivazione di forti correnti zonali(da ovest verso est) fa "crollare" l'anticiclone dalla sua originale posizione schiacciandolo verso sud schiacciandolo sotto il 55° parallelo dividendo l'Europa in 2, a nord aria fredda accompagnata da profonde depressioni Atlantiche, a sud clima più gradebole e soleggiato, questa situazione si porterà avanti per gran parte della seconda decade quando poi sul finire, masse d'aria più fredda in discesa sugli stati uniti e Atlantico occidentale favoriranno una nuova espansione verso nord dell'anticiclone delle Azzorre garantendo per alcuni giorni la discesa di aria fredda dall'est verso l'Europa e il Mediterraneo, nella terza decade, in particolar modo nell'ultima parte, l'anticiclone si sposta nuovamente verso oriente mantenendo però il suo dominio anche a latitudini più settentrionali grazie ad una profonda depressione che dagli stati uniti si sposta nel cuore dell'Atlantico fino a raggiungere le isole Azzorre facendo così slittare l'omonimo anticiclone più ad est e quindi sulla fascia Mediterraneo-Regno Unito.

Passiamo ora ad esaminare i dati sul Lazio grazie alle elaborazioni di www.arsial.it

  • Dal punto di vista delle precipitazioni abbiamo registrato maggiori apporti pluviometrici sulla fascia centrale regionale(provincia di Rieti e di Roma) con accumuli di 80-130 millimetri, sul resto della regione valori compresi tra 40 ed 80 millimetri, i valori più alti sono stati registrati sui rilievi montuosi orientali del Reatino probabilmente dovute alla presenza di diverse masse d'aria in discesa dall'est europa che hanno favorito precipitazioni(prevalentemente nevose) sul veersante adriatico con coinvolgimento parziale del nostro appennino.
  • Per quanto riguarda le temperature abbiamo registrato una notevole differenza, più marcata del solito, tra le pianure occidentali e l'appennino orientale, una differenza delle temperature media anche di 6/8°c, infatti si va da valori medi di +14/+15°c delle pianure a valori di +8°c sui rilievi più orientali(area dei monti della Laga) dove probabilmente si sono verificati svariati fenomeni nevosi, ma in generale su tutto il reatino i valori medi sono rimasti sotto i +12°c
  • Per i venti confermiamo la presenza di masse d'aria dai quadranti orientali infatti, specie nel centro-nord della regione, la ventilazione dominante è stata da nord-est più sostenuta sul viterbese con intensità anche di 3-4m/s questo grazie a rilievi montuosi più bassi, discorso diverso per il basso lazio dove rilievi montuosi più alti ostacolavano la ventilazione, al suolo, dai quadranti orientali favorendo così un vento dominante da sud-ovest con intensità ben più debole nell'ordine di 0,5-1,5m/s